Tra la fine di febbraio e la prima metà di marzo ogni anno la fabbrica entra in una sorta di spazio sospeso. Si chiude un ciclo e si aspetta l’inizio del successivo.
Consegnate le ultime collezioni per l’inverno 2019/20, anche quest’anno il tempo sembra dilatarsi: orari meno serrati, spazio e ore per “mettere in ordine”.
Il tornado è finito, manca il solito via vai di corrieri, tanto meno la concitazione che precede le spedizioni. Il magazzino riposa, gli scaffali vengono ripuliti.
Programmazione: si lavora con le idee più che con “i fatti”. Si ha più tempo per studiare campionari, realizzare prototipi e proporre a potenziali clienti nuovi punti maglia, nuovi filati, prendendo spunto dal ‘Pitti’ appena concluso.
Quest’anno abbiamo deciso di impiegare parte di questo tempo ‘sospeso’ per catalogare i prototipi e i modelli di studio degli ultimi anni. Innumerevoli capi giacevano in scatole, di cui pochi dipendenti conoscevano il contenuto. Sono stati ripassati uno ad uno, controllati e rinfrescati. Sono stati suddivisi per tipologia, filato e stagione. Alla fine sono venuti fuori qualcosa come svariate centinaia di pezzi, principalmente maglie, ma anche cappotti, abiti, gonne, pantaloni, sciarpe…
L’idea è quella di creare un piccolo spaccio aziendale, piuttosto che dei Temporary Shop nei periodi dell’anno più consoni. Mettere a disposizione questo enorme guardaroba sembra un’idea che piace molto agli amici ed ai parenti cui l’ipotesi è stata ventilata. E allora perché non allargare la proposta ad un pubblico più ampio?
Le risorse vanno utilizzate – non sprecate – e dare una seconda vita a ciò che sembra destinato all’oblio è una sfida stimolante.